XIV ANNIVERSARIO.
All’una di notte, nel giorno del Signore 26 ottobre 2008, veniva a mancare all’affetto dei suoi cari e di quanti l’hanno amato, fra Michele Piccirillo.
Originario del casertano, era nato a
Casanova di Carinola, il 18 novembre 1944, P. Piccirillo era famoso in tutto il
mondo per la sua attività di archeologo (legata soprattutto agli scavi del
Monte Nebo, in Giordania) e di biblista. La morte è avvenuta mentre si trovava
presso i familiari a Livorno.
Vorrei qui riportare una frase che lui stesso
ci ha lasciato come una sorta di auto-rappresentazione della sua vita e della
sua missione:
“Sono solo un semplice frate di Terrasanta”.
È impossibile riassumere in poche righe
40 anni di attività a servizio della Chiesa e della Terra Santa. Parlano per
lui decine di pubblicazioni, scavi e indefessa attività. La memoria di fra
Michele sarà tramandata a lungo e molti esperti faranno apprezzare quanto egli
ha scritto, scoperto o illustrato.
Ricordiamo le parole che l’allora
presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, scrisse a P.
Piccirillo il 19 febbraio 2001:
«La ringrazio per averci ricevuto alla
Missione Francescana del Monte Nebo e di averci guidato nella visita al
Memoriale di Mosè, alla chiesa e alla Missione Archeologica. Nessuno di noi ha
potuto sottrarsi alla suggestione della memoria biblica e del messaggio
contemporaneo di pace e di speranza che ci trasmette, oggi più necessario che
mai. A settant’anni dall’inizio degli scavi sul Monte Nebo, la Missione
archeologica francescana ha ridato vita ad una pagina della Storia Sacra che è
alle origini della civiltà cristiana. Visitare il Monte Nebo è guardare a
radici che conoscevamo ma credevamo invisibili e sepolte. La riscoperta del
sito che si protende verso la valle del Giordano e il Mar Morto, di fronte a
Gerico e a Gerusalemme, ha un significato profondo per chiunque. Credente o no.
Vi convergono le tradizioni delle tre grandi fedi monoteiste, a testimonianza
di un retaggio comune che ci deve spingere al rispetto reciproco e alla
comprensione”.
Fra Michele ha onorato la Custodia di
Terra Santa e la Chiesa intera. Il suo lavoro oltre che essere apprezzato dalle
Autorità della Giordania, ha avuto la forza di mostrare come le radici del
popolo che vive in Medio Oriente sono soprattutto cristiane.
Tra le maggiori attività di padre Michele ricordiamo gli
scavi al Monte Nebo, la direzione dell’Istituto archeologico francescano, le
scuole per mosaicisti a Madaba e a Gerico, l’insegnamento presso lo Studium
Biblicum Franciscanum di Gerusalemme e la direzione del Museo
archeologico della Flagellazione, sempre a Gerusalemme. Con lui la Custodia di
Terra Santa e il mondo accademico internazionale hanno perso una figura
eminente nel campo dell’archeologia biblica e della palestinologia.
Ho accompagnato personalmente P. Piccirillo negli ultimi
momenti della sua vita terrena amministrandogli il Sacramento dell’unzione
degli infermi e accompagnandolo verso la Gerusalemme Celeste, reputo questo un
grande onore per me che lo conobbi come Guida alla conoscenza della Terra Santa
nel 1984 a Gerusalemme. Credo che in quell’ultimo nostro incontro, mi abbia
lasciato anche un po’ del suo Amore per
la terra Santa, e che io da venti anni a questa parte continuo a portare avanti
anche nel suo ricordo.
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