ANGELI DI BETLEMME
CHI SIAMO.
Siamo un insieme di amici spinti dall'amore
di Dio verso il prossimo. In maniera particolare rivolgiamo il nostro sguardo
alla Terra Santa, la terra dove Gesù
è Vissuto, Morto e Risorto.
Operiamo
concretamente portando aiuto in particolare ai bambini di quella regione,
specie quelli più bisognosi e malati.
In modo particolare vogliamo aiutare con la preghiera
e con varie iniziative il Caritas Baby Hospital di Betlemme,
unico Ospedale pediatrico di quella regione.
LA NOSTRA STORIA.
La festa del Natale
vissuta ogni giorno dell’anno…
Questa è
una storia d’Amore nata, come spesso
avviene, da un incontro inatteso, magari sfogliando un giornale. Così è
successo a me, era il Natale del 2001. Leggendo ho scoperto che a Betlemme ogni
giorno è Natale, perché nasce un
bambino. Non c’è bisogno di aspettare un anno intero per festeggiare, ma ogni
giorno si ripete il miracolo della vita nascente e questa vita mi può
coinvolgere direttamente. Mi sono lasciato prendere, come accade
immergendosi in un fiume dalla corrente e piano, piano, ho cominciato
a nuotare.
Ho
scoperto così il mio amore per la Terra
Santa, per i tanti bambini che ogni giorno con la loro venuta sulla terra
ci fanno tutti più giovani, ho scoperto Betlemme, la città del Natale e di ogni
nascita, e del grido d’aiuto e di solidarietà di tanti bambini malati. Cosa
fare? Esserci prima di tutto, poi rispondere con gioia e fantasia, usando così
quei doni che tutti possiedono nel loro cuore.
Ho
scoperto che esisteva già un cuore pieno d’Amore a cui io avrei potuto dare il
mio aiuto e l’ho scoperto nell’ospedale pediatrico Caritas Baby Hospital! Ogni anno passano cinquanta mila bambini e nessuno viene lasciato fuori dalla porta,
ma accolto e curato gratuitamente.
Nel 2010, il 2 di Ottobre si è costituito un
gruppo denominato Angeli di Betlemme a Livorno che riunisce tanti amici. Tanti
anni di vita e di iniziative, di corse con le gambe e con il cuore, che oggi
rappresentano per me, e per tutti noi
un’esperienza tra le più belle e preziose che abbiamo vissuto. Mi sento
cittadino di Betlemme perché il mio
cuore batte là, mi sento un Angelo
senza ali ma capace di custodire tanti bambini che mi chiedono aiuto. Mi sento
parte di una storia più grande di me, partita duemila anni fa dal vagito di un
Bambino che ha fatto nuovo questo mondo, e che ancora va avanti sulle gambe di
uomini e donne che lo vogliono accogliere.
Ringrazio
Dio di avermi chiamato far parte di questa bellissima Famiglia. Ci sono e voglio rimanerci con gioia ed entusiasmo.
LA NOSTRA
SPIRITUALITA’.
…andiamo
dunque fino a Betlemme
“C'erano in quella regione alcuni
pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un
angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li
avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro:
"Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il
popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il
Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino
avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia". E subito
apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e
diceva:
"Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama".
Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: "Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere". Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore”. (Lc 2,8-19)
"Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama".
Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: "Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere". Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore”. (Lc 2,8-19)
La pagina lucana del Vangelo della
Natività è il nostro riferimento spirituale ed in maniera più particolare il
canto di lode a Dio che gli Angeli intonarono
nella notte santa, comunemente detto Il Gloria:
"Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini
che egli ama".
·
Il primo aspetto di questo
canto è la lode riservata a Dio che ci induce alla preghiera come il nostro
primo impegno.
·
Il secondo aspetto che nasce
come conseguenza della preghiera e quello di portare pace tra gli uomini. Che
per noi si traduce concretamente in solidarietà verso i bambini del Caritas
Baby Hospital di Betlemme.
Questo per voi sia il segno: un
bambino avvolto in fasce e deposto nella mangiatoia. La Gloria di Dio racchiusa
e velata nelle piccole membra di un neonato, tanto povero da non avere una casa
che lo accogliesse, poche fasce per coprirlo ed una mangiatoia usata dagli
animali per mangiare, come culla. Non ori o argenti o splendore di grandi
regge, ma la forza prorompente di un bambino vivo appena nato, bisognoso di
accoglienza e d’Amore.
IL LOGO.
Nel nostro logo ritroviamo la stella di Betlemme,
ricordo della notte della Natività, con il canto degl’Angeli: “Gloria a Dio e
pace in terra”.
Sotto un cuore alato simbolo dell’Amore da portare
agl’uomini del nostro tempo.
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