SONO PASSATI VENT'ANNI DAL NOSTRO PRIMO PROGETTO DI SOLIDARIETA' PER BETLEMME. E' GIUNTO IL MOMENTO DI GUARDARE AVANTI E DI RIPARTITE CON NUOVI ORIZZONTI E NUOVE PROSPETTIVE, AVENDO COME ORIZZONTE SEMPRE LA CITTA' DI BETLEMME, DOVE TUTTO E' NATO E DOVE TUTTO RINASCE SEMPRE.
CONOSCIAMO MEGLIO LA CITTA' DI BETLEMME: Ha profonde radici in un lontano passato la storia
di Betlemme. Secondo quanto ci racconta
la Scrittura le più importanti pagine della sua storia cominciano con l’epoca
dei Patriarchi, 1800 anni prima di Cristo. A Betlemme infatti è legato il
ricordo della moglie amata da Giacobbe, Rachele, la cui tomba, ai nostri giorni
è luogo di aspre contese, si trova ancor oggi all’entrata della città, oltre il
muro. Dalla terra di Moab ritornò a Betlemme, la sua città, la vedova Noemi con
la nuora Rut, vedova pure lei. La delicata storia tra la dolce moabita Rut e l’agiato
Booz prepara il terreno ad eventi decisivi, da loro nacque Obed che generò
Iesse, padre di Davide. Sì Betlemme 3000 anni fa fu soprattutto la città di
Davide il semplice pastore unto re di Israele dal profeta Samuele per ordine di
Dio. E 1000 anni dopo fu ancora a Betlemme che si realizzò un evento
straordinario. Nella penombra di una delle sue tante grotte nacque il Messia,
discendente di Davide,qui prese forma umana il Verbo Incarnato. E tu Betlemme -
disse il profeta Michea - tu sei una delle più piccole città della regione di
Giuda, ma da te uscirà colui che deve guidare il popolo d’Israele a nome mio
Quella grotta in cui nacque Gesù è ancora qui, sicura di una lunga
documentazione storico-archeologica che risale a San Giustino, martire del II
secolo. Su di essa Adriano, nel 135, fece costruire un tempio pagano, proprio
per cancellare il culto cristiano già affermato. Nel 325 Sant’Elena, madre di
Costantino, sopra la grotta vi fece costruire la grande basilica, restaurata da
Giustiniano nel 531, che è questa che ancora oggi si visita, risparmiata per
miracolo da Cosroe II nel 614, perché sulla facciata vi trovò rappresentati i
Magi in abiti persiani. Recentemente sono stati fatti importanti lavori di
restauro. La sua autenticità, come pochi altri luoghi in Terra Santa, è
assolutamente sicura. Al centro di una piccola abside una stella d’argento
porta incisa l’iscrizione latina “hic de virgine Maria Jesus Christus natus est”.
E qui che ci si inginocchia a baciare il punto in cui il Dio invisibile si fece
uomo visibile in mezzo a noi. Accanto all’altare della Natività, di proprietà
dei greci ortodossi, vi è il ricordo del luogo della mangiatoia e l’altare dei
Magi dove i cattolici latini possono celebrare l’eucarestia. I francescani che
dimorano a Betlemme dal 1347, posseggono, accanto alla basilica della natività,
il proprio convento e una chiesa (dedicata alla santa martire Caterina) che
serve la comunità cristiana cattolica locale di rito latino. E da questa chiesa
che si scende alle grotte di S. Gerolamo. Il santo-erudito si stabilì qui nel
386; vi rimase per 36 anni, in vita monastica, con la nobile matrona romana
Paola e altri seguaci, dedicandosi allo studio della Bibbia e producendone la
sua celebre versione latina (Vulgata) che divenne poi ufficiale nella chiesa d’Occidente.
Oggi Betlemme è una città palestinese di 30.000 abitanti, a maggioranza
musulmana. Se nel 1948 i cristiani rappresentavano l8% della popolazione, ora
sono ridotti al 12%. Una emigrazione lenta e continua, dovuta alle difficili
condizioni economiche e sociali: schiacciati da un lato dall’avanzare di un
Islam sempre meno moderato e dall’altro dalle crescenti restrizioni adottate
dal Governo israeliano per motivi di sicurezza, si vive prevalentemente di turismo,
alberghi, ristoranti ed artigianato del legno e della madreperla.
Attualmente a causa della pandemia tutto è chiuso con gravissime ripercussioni
sull’economia. Preghiamo per la popolazione stremata dalla crisi sanitaria ed
economica affinché la luce della testimonianza cristiana non si spenga
definitivamente proprio nella città dove è nato Gesù.
Betlemme è capitale del Governatorato di Betlemme dell'Autorità Nazionale Palestinese e si trova a circa 10 km a sud di Gerusalemme, ad un'altezza di 765 m sul livello del mare. La sua popolazione attuale è di circa 22.000 abitanti. Luogo natale di Gesù secondo la tradizione cristiana, ha nella Basilica della Natività una delle mete principali e irrinunciabili dei pellegrinaggi che visitano la Terra Santa, insieme alla basilica dell'Annunciazione di Nazaret e alla chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Nel giugno 2012, la basilica è stata inserita nella lista del patrimonio mondiale dell'umanità dell'UNESCO, su richiesta dello Stato palestinese, tra i beni in pericolo.
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