GIORNATA PRO VITA
Il 28 dicembre la Chiesa venera come martiri, con il nome di Santi Innocenti, i bambini dai due anni in giù del territorio di Betlemme di cui l’empio Erode ordinò l’uccisione. Come sappiamo dal Vangelo di Matteo Erode voleva eliminare Gesù dopo essere stato informato della sua nascita dai Magi, venuti a dall’oriente Gerusalemme per sapere dove fosse nato “il re dei Giudei”, che desideravano adorare perché ne avevano visto sorgere la stella. Questi bambini sono onorati come martiri fin dai primi secoli e sono considerati primizia di tutti coloro che versano il loro sangue per Dio e per l’Agnello. Il sangue dei martiri, diceva Tertulliano, è seme di nuovi cristiani.
Purtroppo la “strage degli
innocenti” si è ripetuta tante volte nella storia. Quanti bambini vittime di
abusi, sopraffazioni di ogni genere, violenze…? Quanto dolore! I bambini sono le prime vittime di società che si
organizzano sulla violenza, sono i soggetti più indifesi, per questo bersagli
facili degli egoismi e degli abusi di ogni tipo da parte degli adulti. Tutto
questo è di una gravità inaudita. Sono i martiri innocenti. E pensare che nella
Dichiarazione sui diritti del fanciullo c’è scritto che gli Stati devono dare
ai fanciulli il meglio di se stessi! E pensare che nella Convenzione sui
diritti del fanciullo (ratificata anche dall’Italia) stabilisce il principio
del “superiore interesse del minore” e chiede che gli Stati tutelino il bambino
sia prima che dopo la nascita. A questo riguardo pongo l’attenzione sui milioni
di bambini cui viene impedito di nascere in nome della legge, con la forza
dello Stato. Sottolineo che rispetto alle terribili violenze e privazioni
(mancanza di cibo, di cure mediche…) di cui sono vittime i bambini nati,
l’aborto viene propagandato anche da parte di potenti organismi internazionali
come un “diritto”, un “progresso”, una “conquista di civiltà”. Si vuole
cambiare il modo di pensare dei popoli, cambiare i criteri del giudizio morale
e giuridico. Per questo dobbiamo impegnarci per dare voce a questi piccoli
bambini non nati, anche loro martiri innocenti, riconoscerli nostri fratelli e
sorelle. Anche loro - come diceva la Santa di Calcutta - sono creati per una
grande cosa: amare ed essere amati. E poi non dimentichiamo che dell’aborto è
vittima anche la donna. Mamma e figlio sono due vite da amare. Quante
volte anche papa Francesco ha denunciato questa strage che impedisce di nascere
a una moltitudine di bambini e che è una manifestazione terribile della cultura
dello scarto! Una strage che rende vittime anche le donne, le mamme di queste
piccole creature innocenti che Madre Teresa chiamava “i più poveri dei poveri”.
Ma mai
perdere la speranza, organizzare la
speranza, promuovere la speranza, vivere la speranza! La preghiera innanzi
tutto e poi anche l’azione. Il MpV da 50 anni ha aiutato a nascere 280.000 che
rischiavano di non vedere la luce e ha restituito serenità alle loro mamme. È
fondamentale promuovere la cultura della vita con iniziative di formazione,
aggiornamento e approfondimento, insieme alla solidarietà concreta, alla
condivisione delle difficoltà per una gravidanza difficile o inattesa. Questa è
la strada maestra per costruire la civiltà della verità e dell’amore che parte
proprio dallo sguardo che riconosce uno di noi nel più povero, piccolo e inerme
degli esseri umani. Ricordiamoci delle
parole di Gesù: «Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio,
accoglie me» (Mt 18, 5); «In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste
cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25,
40).
Marina Casini Presidente
Nazionale MpV Italia.
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