Chi non conosce Olimpia; nasce a Livorno il 6 dicembre 1929, chiamata la Madre Teresa di Calcutta di Livorno. Instancabile nella sua opera di sostegno a tutti i bisognosi, girava in bicicletta per aiutare chi era nella povertà, non risparmiandosi mai. La sua però non era la carità della pura beneficenza, era la carità che sgorga dalla fede. Il vescovo Alberto Ablondi ebbe a dire: se Livorno restasse senza energia elettrica, basterebbe attaccare una dinamo alla bicicletta di Olimpia, per rimettere in moto tutta la città.
Olimpia è legato l’inizio dell’opera degli “Amici della Zizzi”. Un giovanissimo Riccardo Ripoli si era rivolto a lei dopo la morte della mamma Anna Sofia (che in molti chiamavano con un vezzeggiativo: “la Zizzi”) e Olimpia lo aiutò a trovare la sua strada, suggerendogli di realizzare una casa famiglia per ragazzi difficili o abbandonati. Oggi l’Associazione rappresenta una istituzione importante per la città.
La prematura scomparsa del fondatore è stato un momento
difficile da affrontare e le realtà meritevoli come questa che a Livorno fanno
un prezioso servizio silenziosamente e generosamente meritano di essere
sostenute.
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